mercoledì 14 febbraio 2024

REPUBBLICA ROMANA

 Ricordiamo una data storica: il 15 febbraio 1798.

Quel giorno fu proclamata la Repubblica Romana.
Napoleone e i francesi erano in Italia da due anni. Il 28 dicembre 1797 si accese a Roma una rivolta popolare spalleggiata proprio dai francesi. Negli scontri di piazza fu ucciso il generale dell'ambasciata francese Mathurin-Léonard Duphot.
Per vendicare la sua morte, marciò su Roma il generale Louis-Alexandre Berthier. I soldati francesi si comportarono come invasori senza controllo, rubarono i tesori d'arte del Vaticano e devastarono.
Poi il 15 febbraio 1798, con la regia dei francesi, fu proclamata la Repubblica. Fu dichiarato decaduto il potere temporale del papa. Inutilmente il papa Pio VI (al secolo Giannangelo Braschi, nativo di Cesena) protestò sostenendo che il potere gli veniva da Dio. Lo fecero prigioniero e il 20 febbraio lo trasferirono a Siena.
A Roma, soprattutto nel quartiere di Trastevere, ci furono manifestazioni di simpatizzanti che marciarono al grido di "Viva Maria e viva Pio VI".
Ma i francesi, temendo che gli austriaci volessero liberarlo, lo portarono in Francia, a Valence, dove ancora adesso ogni anno il 29 agosto fanno una cerimonia per ricordare che in quella data Pio VI, fisicamente provato per i continui viaggi, morì.
Neanche la Repubblica Romana sopravvisse a lungo. Finì il 30 settembre 1799.
Più importante fu quella che viene definita Seconda Repubblica Romana, proclamata in pieno Risorgimento nel 1849, guidata da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Anche in quel caso, venne dichiarato: "Il papato è decaduto di fatto e di diritto dal governo temporale dello Stato Romano".

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