martedì 23 aprile 2024

 Se non vogliamo impazzire dobbiamo riconoscere che la strutturale imperfezione del mondo è una benedizione, come ben sapevano gli uomini del medioevo. L’inferno in terra sarebbe un mondo perfetto, quello che stiamo passo passo costruendo grazie alla religione della ragione. In che cosa consisterebbe un mondo perfetto? Un mondo che sarebbe l’esatta copia dei nostri ideali, ovvero un mondo che risponde in tutto e per tutto a quello che noi desideriamo si avveri. Ma siccome noi non sappiamo affatto in che cosa consista il mondo e, più ancora, se le idee con le quali cerchiamo di descriverlo corrispondano a qualcosa di certo e di fondato e non siano buffe approssimazioni con le quali diamo espressione positiva a ciò che ci pare utile ed espressione negativa a ciò che ci pare dannoso, quello che al massimo si può costruire non può essere che una grottesca caricatura delle nostre pulsioni più vili e meschine fatte passare per nobili ideali. E’ quello che oggi vediamo quando sentiamo questa orrenda pletora di pubblici funzionari e replicanti scolarizzati che mettono in “sicurezza” ogni cosa; proteggono l’ambiente, ci liberano dai pregiudizi, rendono eguale il diseguale, fanno cadere ogni discriminazione, rendono piatto ogni spuntone, distribuiscono patenti per ogni evenienza e, passo passo, sprofondiamo tutti nel silenzio dello spirito.

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