sabato 13 aprile 2024

CALVINISMO

 Chi vuol farsi un’idea storicamente attendibile di cosa era il calvinismo puritano dovrebbe studiare la società americana del New England del secolo XVII. La cultura dominante in Italia di origine mazziniana e massonica ha mentito spudoratamente su di essa, facendola apparire al mezzo studiato come il tempio del libero pensiero e del rispetto della libera scelta. Lo ha fatto nella sua opera di demolizione della tradizione cattolica, allo stesso modo che ha fatto apparire Giordano Bruno un nobile pensatore liberale perseguitato dall’oscurantismo o quella fettecchia spudorata di Galileo un grande scienziato costretto al bavaglio.

The free choice nella teologia calvinista riguarda unicamente il silenzioso rapporto fra la propria coscienza e il volere di Dio e dunque la convinzione segreta se quello che è scritto nelle sacre scritture è vero e santo oppure o no, se è da seguire o meno. Nessuno ha il diritto di dare una pubblica versione di un suo modo diciamo stravagante rispetto alla teologia ufficiale di interpretare la scrittura. Se lo fa, viene portato sul rogo (vedi il caso del medico Serveto). Nessuno può adottare comportamenti non conformi alla pubblica morale. Se lo fa una donna viene classificata strega e bruciata (vedi le streghe di Salem). L’intera vita sociale è un inferno conformista, fatto di obblighi pubblici, ossia di atti e opinioni che devono espressamente essere seguiti alla lettera e pubblicamente. Non ci credete? Leggete la storia e le istituzioni di città come New Haven e Boston. La fustigazione pubblica per chi non seguiva le funzioni domenicali era la norma. Al confronto vivere alla Mecca un Paradiso di trasgressioni rispetto ai precetti del Profeta.

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