domenica 12 maggio 2024

STREGHE

 Quando vi lamentate dei tempi nefasti in cui vi capita di vivere, pensate a cosa poteva accadervi in passato. Nella civile Europa, la stregoneria era accettata come un fatto scientifico. E questo comportò migliaia di uccisioni nel Cinquecento e Seicento. In Inghilterra in soli due anni, fra il 1645 e il 1647, centinaia di persone penzolarono impiccate come streghe. Chi si imbatteva in Matthew Hopkins, cacciatore ufficiale di streghe, tremava dal terrore solo a vederlo. In Francia, in Spagna, in Scandinavia era un rogo continuo. In Germania i luterani si liberavano degli avversari mandandoli a morire con l’etichetta di streghe. In Italia i cattolici bruciavano eretici. Nella sola Scozia nell’arco di una settantina d’anni, dal 1590 al 1662, circa 1500 sventurati vennero messi a morte per stregoneria. La maggior parte donne. La paura delle donne ha spesso creato mostri. Una donna ribelle, che non capitolava davanti all’uomo, diveniva subito sospetta di appartenere al demonio. La donna è fatta per l’uomo, proclamava il poeta puritano John Milton. Il posto divenuto emblema di caccia alle streghe è Salem, sulla costa del Massachussets. Ho passato qualche giorno a Salem. Un villaggio delizioso che ha trasformato quella tragedia in un affare. Negozi pieni di streghe, magliette con la strega sul petto, locali che promettono viaggi nel mondo dell’occulto, veggenti, maghi e fattucchiere. La Salem di adesso ci ride sopra e i turisti vanno a cercarvi emozioni. Ti accoglie la statua di una vecchia imbacuccata, con una scopa in mano. La strega, appunto. Di fronte spicca il museo, dove una guida fa piombare i visitatori nell’oscurità per raccontare l’impressionante storia con l’aiuto di un fascio di luce che illumina una dopo l’altra le statue dei personaggi coinvolti. Poco più in là il Burying point, il luogo in cui riposano le vittime, sotto massicce lastre di pietra. Su ogni lastrone c’è il nome e la data dell’impiccagione. Alcuni sepolcri recano incise le ultime parole degli sventurati: «Dio aiutami»; «Dio sa che sono innocente»; «Metto la mia vita nelle vostre mani». Responsabili furono il debole e ignorante governatore Phips, i «magistrati impiccatori», l’invasato e ottuso giudice Stoughton. Per colpa loro il massacro di Salem ha gettato infamia perpetua sui puritani. Scrittori e registi cinematografici hanno fatto il resto. Nathaniel Hawthorne, che pure subiva il fascino della mentalità puritana, ha tracciato un quadro orrendo con La lettera scarlatta. Nel 1953 Arthur Miller pubblicò il suo capolavoro, The Crucible, il crogiuolo, centrato sulle streghe di Salem. Erano gli anni in cui il senatore Joe McCarthy dava la caccia ai comunisti e venne comodo paragonare il suo attivismo al panico e all’isteria dell’epoca delle streghe.

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