Il West termina a mezzanotte
Nel saloon c'erano state giornate migliori. Specie al sabato. Fin dal mattino. Il White Lady spandeva per le vie di Taos, New Mexico, un tale pulsare di buone vibrazioni che si sentivano persino a Dodge City, Kansas. Baldoria allo stato integrale, che volava felice su nuvole di fumo di polvere da sparo. Puttane con la ridarella frenetica che schiamazzavano parolacce irripetibili sulle spalle di qualche gentiluomo con le brache di pelle di buffalo mentre le portava in camera su per le scale. Puzza di whisky e di piscio di cavallo che la tagliavi con il dito. Vaqueros in estasi che sparavano in alto agli angeli e a volte anche ne beccavano qualcuno. Testate, pugni, coltelli scuoiabisonti piantati sul bancone. Urla, giubilo, insulti, vetri rotti, orgasmi.
Quel sabato 31 dicembre 1899, per la prima volta in vita sua, il reverendo Taylor entrò a mezzogiorno in punto al White Lady.
Nessuna sorpresa, come se niente fosse; nessuno che alzasse la testa a rimarcare l'enormità del fatto.
" Cosa le do da bere, Reverendo, whisky o camomilla", disse il barista. Una volta, con una battuta così, il pianista si sarebbe messo a strimpellare all'impazzata, le puttane a ballare un can-can indiavolato, mostrando culo e cosce a cani e porci, i gentiluomini di fortuna a offrire bottiglie di champagne messicano a tutta l'allegra compagnia, sparando in aria a sottolineare quanto si erano strafogati dal ridere. Adesso niente, solo un po' di imbarazzo per tutti, come se uno avesse scoreggiato ad una veglia funebre.
Il Reverendo, tossicchiò per schiarirsi la voce e vincere l'imbarazzo. "Ragazzi, sapete perché sono qui, e sapete quanto mi sia costato essere entrato in un luogo del genere. Ma ho dovuto farlo. L' ho dovuto fare per il bene di tutti, perché nessuno faccia inutili pazzie contro la realtà."
"E cosa sarebbe la realtà? Quello che dichiara e vuole il governo?" Sibilò amaro Harry Doc Mc Guire, ex cacciatore di bufali, ex sceriffo a Tombstone, ex giocatore di professione, e, al momento, vista la situazione, in cerca di nuovo impiego.
Lo sceriffo Frank Bannon s'irrigidì e diede di gomito al suo vice, Johnnie Pikes, 22 anni spesi male a sorvegliare ubriachi messi al fresco e a inchiodare sui muri bandi di taglia su ricercati mai trovati. Erano seduti su di un tavolo d' angolo discosto dal quale si aveva sottocchio tutta la scena. Ma non ce n'era bisogno. L' ambiente era totalmente mogio e assente. Nessuno avrebbe fatto proprio niente, nemmeno una sedia contro una vetrata. Harry Doc aveva fatto la sua sparata per questioni di noblesse oblige e la faccenda finiva lì. Nessuno avrebbe tirato fuori la pistola, nessuno avrebbe fatto resistenza quando sarebbe arrivata la cavalleria.
Le due puttane che non erano partite con le altre, dati i raggiunti limiti d'età, sperando, dopo tanta carità fatta in città, in un posto come cameriere nel nuovo locale Hamburgers & Chips, avevano gli occhi lucidi. Anzi Rossella piangeva proprio, ma nascondeva le lacrime con un fazzolettino in mano sugli occhi. Al tavolo, in mezzo a loro, Jimmy Carson, 17 anni, nessuna voegia de lauraà, ma tanta tanta di figa che gli usciva dagli occhi sotto forma di stelline luminose e dalle orecchie sotto forma di campanellini tintinnanti a tous les heures du jour et de la nuit.
"Vedi Rossella - le diceva - ho messo via il mio gruzzolletto, a forza di portare mandrie di vacche a Kansas City, e con questo possiamo arrivare a San Francisco. Lì compriamo due biglietti per nave per la Bolivia e sai quanto west c'è ancora in Bolivia? Da impazzire...."
Il Reverendo Taylor si sentì tuttavia in dovere di rispondere alla provocazione di Harry Doc Mc Guire.
" Signor Mc Guire, mi permetta di dissentire. Non è il governo che ha stabilito che alla mezzanotte di oggi il west debba finire, bensì il calendario. E io sono qui per spiegarvelo. Il governo semplicemente prende atto del calendario e provvede in termini legislativi a rendere efficace la cosa. Il calendario non lo ha creato il governo, ma Dio stesso. La Bibbia dice che c'è un tempo per ogni cosa. C'è un tempo per vivere e uno per morire, c'è un tempo amare e uno per odiare, c'è un tempo per seminare e uno per raccogliere, c'è un tempo per pisciare e uno per cagare, c'è un tempo...."
"E dacci un taglio, vecchia cornacchia". Urlò un cow boy del ranch del signor Peterson.
iI prete si zittì livido di rabbia e volse lo sguardo allo sceriffo. Questi si alzò lento e disse: "Chi interrompe ancora il Reverendo finisce in cella".
"Grazie sceriffo, ma credo non ce ne sia bisogno. Mi pare che questi bravi ragazzi siano solo un poco sconcertati dalle novità, ma stiano capendo che ci sono cose più cose in cielo... Dunque, figlioli miei, dove eravamo rimasti?"
Una voce dal fondo: "Al tempo in cui bisogna andare a cagare" .
" Si certo. C'è un tempo per ogni cosa; è il Signore che ha stabilito che il tempo del west è finito. Ci ha dato un secolo di vacche grasse per domare questa immensa terra selvaggia. Ci ha permesso di cavalcare da nord a sud, da est a ovest come più di pareva, di mangiare carne di bisonte quanto più ne avevamo voglia, di cercare oro, argento, rame in ogni montagna che incontravamo, di vivere come meglio ci pareva come veniva veniva, di farci giustizia da soli pistola contro pistola, di allevare mandrie immense di vacche o piantare il mais in campi grandi quanto interi stati, di non avere padroni se non quelli ai quali ci piaceva obbedire, di non avere nessuno a cui rispondere se non a noi stessi. Ebbene questo tempo è passato, oggi Dio ci assegna un altro tempo, quello ...."
"Di andare a fare in culo."
Adesso tutti riconobbero la voce baritonale di Simon La Rue, proprietario di un ranch di 10.000 acri e 20.000 capi di bestiame. "Vede Reverendo, le cose sono quelle che sono, lo abbiamo capito tutti che è stato un bel gioco, ma che adesso è finito. Il governo non ha più bisogno di noi e dunque tira giù la saracinesca. E' inutile che lei voglia indorare la pillola. È finita e basta. Io vendo tutto e parto per l'Australia piuttosto che star qui a farmi dire come devo vivere dagli ometti del governo. E visto che qui ci sono stato bene e sono ricco, mi permetto di offrire a bere a tutti fino a quanto possono reggerlo, prima che arrivi la cavalleria a mettere sotto le ali del governo tutto quanto. Offro da bere a tutti anche quegli indiani Apaches, là nell'angolo."
I quattro Apaches Coyotero , accovacciati per terra vicino all'ingresso, alzarono gli occhi riconoscenti e fecero per lanciarsi verso il bancone. Ma un pistolero da quattro soldi appena arrivato da Yuma estrasse la sua arma contro di loro e disse: “Nessun sporco muso rosso beve, dove bevo io".
Lo sceriffo Bannon fu più veloce. Teneva una doppietta a canne mozze nascosta sulle ginocchia sotto il tavolo e la puntò contro l'uomo, mentre il suo vice si alzava con la mano sul fodero della pistola: "Getta quell'arma, non sta a te decidere chi può bere o non bere qui dentro". L'uomo posò la sua Colt sul bancone e il barista la mise al sicuro sotto di esso.
Bannon proseguì: "Qui siamo in un paese libero e siamo nella proprietà del signor Gray che ha, nel suo locale, la licenza per vendere alcolici a chi vuole. È lui che decide chi beve e chi non beve nella sua proprietà. Signor Gray vuole o non vuole che questi musi rossi bevano come ha offerto loro il signor La Rue?"
"Vedi Frank, - disse mister Gray - quando ti hanno eletto sceriffo per la terza volta, ho capito che non poteva essere un caso o un errore. La gente qui ti ha scelto perchè sapeva che razza di idiota sei e come ti poteva manovrare a piacimento. Solo un coglione senza speranza come te può dire 'siamo in un paese libero'. Un paese tanto libero che prima della mezzanotte tutti voi dovrete depositare su questo bancone i cinturoni con le pistole, gli speroni, che fanno tanta inumana bua al pancino del cavallo, non potrete salire a cavallo se avrete bevuto un bicchierino di whisky e, in ogni caso, dovrete avere con voi la paletta e il sacchetto di iuta per raccoglierne la merda che seminano per strada. Io dovrò chiudere questo baraccone, poichè il gioco d'azzardo sarà vietato, le ragazze potranno essere assunte solo come cameriere, e il whisky servito solo ai maggiorenni e solo dalle 18 alle 20. Mio nonno, che visse in Alabama, mi diceva che gli schiavi, al confronto di quello che ci preparava il governo, erano dei gran signori. A loro nessuno si sarebbe sognato di imporre una vita da malati".
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