martedì 16 gennaio 2024

SOSSIO GIAMETTA

 Il grande Sossio è morto. Sossio Giametta (Frattamaggiore 1929-Bruxelles 2024), grande filosofo (non lo sa nessuno? Peggio per tutti!), grande traduttore di Nietzsche, grandissimo interprete di Nietzsche, enorme maestro mio. Sossio ha cambiato la mia vita non perché mi ha spiegato lo Zarathustra (chiarimento comunque utile per decifrare, forse evitare, Pietro Castellitto) ma perché mi ha completato e aggiornato l’insegnamento dell’Ecclesiaste. Oltre la vanità del tutto, concetto che può suonare troppo generico, la specifica, concreta, quotidiana vanità della politica. Della politica in senso stretto, della politica in senso lato, dunque dell’impegno sociale e finanche dell’impegno culturale: “Inutilmente l’uomo si oppone al Corso Storico, che è onnipotente”. Sossio Giametta è stato per me un vaccino contro la militanza e la tracotanza. Lo è stato e lo è, i suoi libri rimangono: ogni volta che l’attualità mi spingerà a parteggiare potrò riaprire “Caleidoscopio filosofico” e iniettarmi un richiamo.

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