sabato 20 gennaio 2024

ANIMALI

 Ambizione di molti è tornare animale....

Per quelli che possono pensare:(?)
Siamo invasi di immagini di animali, di appelli per gli animali, di storie di animali.
Come spiegare un fatto del genere?
Perché siamo tornati alla dimensione dell'inconscio pagano.
Siamo in pieno paganesimo, la cui caratteristica essenziale, sul piano emotivo e della sensibilità, è il rapporto strutturale col mondo animale, il cosiddetto "vitello d'oro".
Del resto basta andare alle danze dei selvaggi e ai riti delle popolazioni rimaste all'età della pietra, come i pellerossa o i selvaggi del Borneo: imitazione delle movenze degli animali, uso di maschere con cui il selvaggio s'identifica con la bestia, pali totemici che scolpiscono i diversi clan con le forme di questo o quell'animale.
Più vicina a noi, la mitologia greca dove anche qui gli dei si travestono da animali e attraverso di essi entrano in rapporto con il mondo umano.
Epperò la grande rivoluzione razionalista del pensiero greco, insieme a quello ebraico, fu proprio quella di marcare come una barriera insuperabile il confine fra cultura e natura e stabilire l'impossibilità di fatto della reciproca comunicazione, confinando dunque la dimensione puramente animale della vita nella dimensione del radicalmente altro e del mostruoso.
Oggi invece, soprattutto a causa di anime volgari e irrazionali, ma più in generale a causa di un'idea non spirituale della vita, si suppone che il confine non esista e che dunque che il grande caos primordiale, nel quale tutto è contatto e si mescola con tutto, sia non solo possibile ma anche un bene.
Alfredo Morosetti

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