<<Nel giro di pochi anni il potere dominante è, come cancro, entrato nella vita quotidiana di tutti. Non c‘è ambito ove non pretenda di entrare e stabilire cosa è giusto e sbagliato. Tutto è sotto tutela, persino le parole usate e le idee a cui ritenete desiderabile attenervi. Il processo di insettizzazione è ormai arrivato a livelli implacabili, ma quello che stupisce è che l’uomo qualunque non se ne avvede, non si avvede che il suo posto nel mondo è ormai analogo a quello di una termite, di una formica, di un’ ape. Immagina che il mondo faccia passi avanti e che ogni ritrovato tecnologico sia predisposto a rendergli la vita sempre migliore. Certo un’ape ben curata e ben pasciuta, e magari collegata on-line con la centrale dell’alveare, farà una vita molto migliore di un’ape dentro un alveare scombinato e governato da Regina un po’ bagascia, ma sarà sempre una vita da ape, cioè una vita senza identità, non diversa da quella di una cellula di un corpo biologico.
Questo non è un vero blog, è una raccolta casuale di scritti, alcuni anche miei, che ritengo valga la pena di leggere. Andromeda fa riferimento a due categorie fondamentali, il mito e la cosmologia. Nella mitologia, Andromeda era una giovane sacrificata dal padre Cefeo e dalla madre Cassiopea per placare un mostro marino. La Galassia che porta il suo nome è destinata a fondersi in una spaventosa collisione con le Galassie vicine, fra cui la nostra Via Lattea.
mercoledì 24 luglio 2024
POTERE INVASIVO
SESSO
Il sesso è il fucile con cui la donne guidano la caccia. Non ci sono infatti Dei cacciatori. Ma solo divinità cacciatrici. Diana per i Latini; Artemide per i Greci. Per questo se regalate un uomo ad una donna, ve lo rimanda indietro. Vuole catturarlo. Con l’aiuto dei suoi cani, le tette; con l’aiuto delle sue reti, i trucchi; con l’aiuto del suo mirino di precisione, il suo culo.
AUTO ELETTRICHE
Le batterie non creano elettricità, ma immagazzinano elettricità prodotta altrove, specialmente attraverso carbone, uranio, centrali elettriche naturali o generatori a diesel.
LA VERITA'
Da allora, la Menzogna gira per il Mondo, vestita come la Verità, soddisfacendo i bisogni della società, poiché il Mondo non nutre alcun desiderio di incontrare la Verità nuda.
martedì 23 luglio 2024
LA MENZOGNA
In una conferenza tenuta a Berlino nel gennaio del 1921 Rudolf Steiner disse:
lunedì 22 luglio 2024
CHI COMANDA
Molta gente, nella sua beata ingenuità, si domanda sbigottita: ma allora chi comanda? E scopre che nessun leader davvero comanda, ovvero che a comandare è un insieme di relazioni strutturate e che l’idea che ci sia un capo supremo che avrebbe poteri illimitati di decisione, una fantasia senza costrutto. Ovvero che il leader serve al sistema per saturare l’immaginazione infantile dei sudditi. Del resto, se riflettessero, sarebbero contenti che un uomo al quale un ufficiale al seguito porta dietro una valigetta che in realtà è un computer e che, una volta aperta e schiacciato un pulsante rosso, il mondo sarebbe incenerito? Sarebbe tranquillizzante sapere che un singolo uomo ha il potere insindacabile di decidere se fare saltare il mondo o meno?
lunedì 8 luglio 2024
MAGNA GRECIA
Quando ero studente fra i tanti libri che il giovane classicista "doveva" leggere ce n'era uno di Jean Bérard, La Magna Grecia. Storia delle colonie greche dell'Italia meridionale. Subito all'inizio si poteva leggere questa frase: «Nel tempo in cui Roma cominciava appena a uscire dalla barbarie, una serie di città greche, scaglionate lungo le coste dell'Italia meridionale, aveva già raggiunto una straordinaria prosperità… Greca era l'origine, greca la lingua e la civiltà di quelle città che trasformarono in terra ellenica vaste regioni dell'Italia meridionale».
E gli indigeni dov'erano? Per la verità, continuava Bérard, qualcuno aveva provato a «ridurre l'importanza dell'elemento greco nella civiltà primitiva dell'Italia per mettere in rilievo il carattere indigeno». Ma l'origine di queste teorie andava «cercata in considerazioni più di carattere politico che propriamente storico». Questione chiusa. La Magna Grecia era terra greca e basta.
(...)
Aiutano a rendersi conto della profonda trasformazione che negli ultimi decenni hanno riguardato gli studi storico-archeologici sull'Italia antica. E il libro di Massimo Osanna, Mondo nuovo. Viaggio alle origini della Magna Grecia (Rizzoli), ne costituisce uno splendido esempio. Non solo per l'uso puntuale e a volte davvero impressionante, che l'autore fa dell'indagine archeologica, ma per la costante attenzione portata al "paesaggio dell'intreccio", come Osanna lo chiama, ossia agli scambi e le intersezioni fra cultura greca e culture locali. Gli "indigeni" italici, Peucezi, Enotri, Japigi e così via, fanno capolino ad ogni pagina di questo libro ricchissimo di dati, di immagini e di ricostruzioni, pervaso da una tensione che solo un bravo saggista, oltre che un vero studioso, riesce a mantenere viva.
Diceva il grande antropologo Arthur Maurice Hocart «pots and pans don't speak», le ceramiche e le pentole non parlano. Aveva torto. I resti materiali di una cultura parlano e come, naturalmente occorre saperli far parlare. In questo libro, le ricostruzioni sono condotte in modo sempre così prudente che è difficile non restare persuasi. Facciamo subito un esempio. Siamo sull'Appennino calabro lucano, in una località nota oggi come Torre di Satriano.
Che cosa scoprono gli archeologi in questa terra? I resti di un paesaggio abitativo di tipo rurale, disperso, formato da capanne. Fra queste costruzioni, però, spiccano i resti di un palazzo che definiremmo sontuoso, il quale si distingue per forma, dimensioni, struttura dal resto delle abitazioni che lo circondano, risalente verosimilmente al VI secolo a.C. La tecnica costruttiva ricorda quella della Grecia e soprattutto della Ionia. Attenzione però: le terrecotte architettoniche che ornavano il tetto portano scritte la cui fonetica richiama il dialetto dorico, ossia quello che si parlava nella potente colonia spartana di Taranto. Alla costruzione di questo palazzo hanno lavorato anche artigiani venuti da Taranto.
In breve, il palazzo di questo capo indigeno è nato dalla collaborazione fra "indigeni" Enotri e gente che è venuta da fuori a innestare elementi di cultura greca negli usi locali. Usi locali esibiti dal fatto che l'edificio più grande di questo villaggio non è una struttura templare, come sarebbe avvenuto in una polis greca, ma un palazzo privato, in cui probabilmente si tenevano anche cerimonie di carattere sacro. Cosa che in una città greca non sarebbe mai avvenuto.
(...)
Poco distante dai resti di questo palazzo, infatti, sono stati rinvenuti i resti di un'altra costruzione, stavolta ad abside, circondata da alcune tombe: cioè secondo l'uso locale, perché dei Greci avrebbero sepolto i loro morti lontano dall'abitato, mentre al contrario nelle culture indigene la città dei vivi e quella dei morti tendevano ad essere contigue.
Questa seconda, grande costruzione risponde a una tipologia abitativa che, nella sua struttura, risulta molto più arcaica, ben diversa dal palazzo che abbiamo appena descritto: un edificio insomma di tipo "tradizionale", risalente al VII — VI a.C., che la seducente interpretazione degli archeologi classifica come la residenza "più antica" del capo villaggio.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE TARANTO
Che in seguito sarebbe stata abbandonata per trasferire il luogo del potere in una residenza più ricca e sofisticata, influenzata dalla cultura dei Greci della costa. Ecco, dalla successione di questi due edifici emerge dunque un pezzo di storia, una vicenda culturale e quasi biografica interna a un luogo preciso, che i resti archeologici sono in grado di farci intuire e ricostruire. «Ceramiche e pentole parlano», come si vede.
giovedì 4 luglio 2024
LA DONNA
La donna, ancestralmente , ha bisogno di sentirsi appartenere a qualcuno
IL CUORE
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