sabato 8 aprile 2017

Le monete


Roberta Mercuri per “la Verità”

 Per il debutto dell' euro, il 1° gennaio 2002, vennero coniate in Italia 6,7 miliardi di monete. Da allora sono passati 15 anni e ne sono state emesse nel nostro Paese 15 miliardi e mezzo. Un lavoro - riassunto in una tabella diffusa nei giorni scorsi da palazzo Koch - svolto dal ministero dell' Economia, che ha assicurato quest' enorme produzione tramite l' Istituto Poligrafico e la Zecca dello Stato per poi trasferire le monete alla Banca d' Italia per la loro distribuzione alle banche e al pubblico.
Le curiosità dei primi 15 anni di questa storia metallica sono tante, a partire dal primato delle monetine da 1 centesimo: tanti le ritengono inutili ma sono state le più prodotte, con 3,5 miliardi di pezzi, seguite dai 2 centesimi (2,78 miliardi) e i 5 centesimi (2,15 miliardi). Mentre la meno coniata in assoluto è stata la moneta da 2 euro, l' unica che nel quindicennio si è fermata sotto la soglia del miliardo, a 767 milioni. E poi c' è l' andamento delle emissioni della moneta da 1 euro, quella che con orgoglio il presidente Carlo Azeglio Ciampi mostrò come prima prova del debutto avvenuto dell' unità monetaria. Negli ultimi 4 anni, anziché aumentare, il numero di monete da 1 euro s' è via via ridotto. La domanda è scesa a favore di altri tagli. 
Ma l' equilibrio variabile tra diversi tagli monetari è legato anche ad altri fattori come gli afflussi di monete in euro da Paesi esteri associati a movimenti turistici. La Banca d' Italia governa questi flussi non producendo monete. Nell' Eurozona, diversamente dal caso dell' emissione delle banconote che fa capo all' Eurosistema, le monete sono infatti emesse dai singoli Stati membri.

QUADRUPLO
Per fabbricare 1 centesimo di euro ce ne vogliono 4,5. Per la moneta da 2 centesimi ne servono 5,2. Quella da 5 ne costa 5,7.

COSTI
A pochi mesi dall' introduzione dell' euro, la Finlandia, visti gli eccessivi costi, decise di fermare la produzione delle monete da 1 e 2 centesimi. L' Olanda ha abbandonato gli spiccioli nel 2004.

ELIMINARE
Secondo il Codacons 9 italiani su 10 vorrebbero eliminare le monete da 1, 2 e 5 centesimi. 
ROSSE
Le monetine rosse sono fatte al 94,35% di acciaio al carbonio placcato di rame. Sul lato uguale per tutti i paesi dell' Eurozona presentano un disegno dell' artista belga Luc Luycx. Quelle da 1 centesimo hanno un diametro di 16,25 millimetri e un peso di 2,30 grammi.

FALSIFICATE
La moneta da 2 euro è quella più falsificata. Seguono quella da 1 euro e da 50 centesimi.

ASTA
Qualche anno fa è stato venduto da Bolaffi a 6.600 euro il centesimo emesso per errore 15 anni fa che reca sul retro, anziché il Castel del Monte vicino ad Andria, la Mole Antonelliana, immagine che sta sugli spiccioli da 2 centesimi. La base d' asta era fissata a 2.500 euro.

COLLEZIONISTI
Erano collezionisti di monete alcuni imperatori romani, Francesco Petrarca, il cardinale Pietro Barbo futuro Paolo II, Cosimo de' Medici, il re Vittorio Emanuele III.

SESTERZIO
Un sesterzio di Adriano particolarmente bello e ben conservato fu venduto negli anni Ottanta per 20 milioni di lire; la stessa moneta è stata battuta poi nel 1990, in un' asta a New York, 300.000 dollari (circa 270.000 euro). Nel 2009 il medesimo sesterzio è ricomparso in un' asta di Ginevra dove è stato venduto per 2 milioni di franchi svizzeri (quasi 1,9 milioni di euro).

RECORD
La moneta di maggior valore in assoluto realizzato in una vendita all' asta: un dollaro in argento coniato negli Stati Uniti nel 1794 e acquistato nel 2010 per 7.850.000 dollari.
PRIMA
Pare che la prima moneta sia stata coniata dal re Creso della Lidia, nel VII secolo a.C.
Era in elettro, una lega naturale di oro e argento molto diffusa in quelle regioni dell' Asia Minore.

NOMI
In Grecia la moneta si chiamava «nomisma», che poi diventò «nummus» tra i latini. La parola moneta fu introdotta a Roma dopo il 390 a.C.: la città era assediata dai Galli di Brenno. Sul Campidoglio era il tempio di Giunone dove si allevavano le sacre oche dedicate alla dea.

Una notte, all' arrivo degli invasori, gli animali si misero a starnazzare svegliando l' ex console Marco Manlio che diede l' allarme e l' attacco fu sventato. Da allora la dea acquisì l' appellativo di moneta, dal verbo monere, ammonire: era stata lei a svegliare le oche. In seguito, accanto al tempio di Giunone fu costruita la zecca, che era sotto la protezione della dea.

MORTI
Tra i romani si metteva una moneta in bocca al defunto perché potesse pagare il passaggio in barca a Caronte verso il regno dei morti.
FONDAMENTA
Gli antichi romani infilavano sempre una moneta nelle fondamenta di una nuova costruzione.

RISCATTO
Lo storico Erodoto racconta che Policrate, tiranno di Samo, assediato nella sua isola nel 525/524 a.C. dagli Spartani, si liberò dall' occupazione pagando ai Lacedemoni un riscatto in monete false (stateri di piombo dorato effettivamente ritrovati).

CROCE
Le uniche monete studiate in modo da essere perfettamente equilibrate nel gioco di testa o croce sono quelle canadesi.

FORME
Monete a forma di spada, zappa e stella circolavano in Cina fino agli anni Trenta del Novecento.

GRANDE
La moneta europea più grande mai realizzata: d' oro, da 150 zecchini, emessa dalla Zecca di Venezia sotto il doge Lodovico Manin. Peso: 350 grammi. Su una faccia il doge inginocchiato di fronte a San Marco, sull' altra Cristo circondato di stelle.

PICCOLA
Tra le monete più piccole, quella coniata in Sicilia tra il VI e V secolo a.C conservata in Danimarca: pesa solo 0,06 grammi.

REGINA
Il ritratto della Regina Elisabetta è stato impresso sulle monete di 33 diversi Paesi. La prima apparizione sulla valuta canadese nel 1935, quando aveva solo 9 anni.

PORCELLINO
L' uso dei salvadanai a forma di maiale risale al Settecento. Molti storici ritengono che derivi da un gioco di parole: la pygg era un tipo di argilla utilizzata per custodire anche il denaro. L' assonanza con la parola pig (maiale) spinse i ceramisti inglesi alla produzione di massa di salvadanai-porcellino a partire dal XIX secolo.
SCIMMIE
Secondo i ricercatori dell' Università di Yale le scimmie cappuccino possono imparare a usare la moneta per fare degli scambi. Durante l' esperimento le scimmie hanno anche mostrato una certa disinvoltura finanziaria: alcune di loro rubavano le monete, altre le usavano per accumulare beni da rivendere e c' è stata anche una scimmia che ha usato i soldi per ottenere dei favori sessuali.

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