giovedì 29 agosto 2024

LA MADONNA

 Marino Niola per "La Repubblica"

 

axel muntheAXEL MUNTHE

[…] In una pagina de La storia di San Michele , […] il celebre scrittore e psichiatra svedese Axel Munthe. […] assiste basito a una baruffa tra gli uomini di chiesa su quale sia la più potente tra le Madonne. La Vergine del Carmine, dell’Aiuto, del Soccorso, delle Grazie, della Buona Morte, del Colera, dello Spasimo, del Rosario, del Buon Consiglio, del Latte, della Neve, degli Angeli, dell’Altomare, l’Addolorata, l’Assunta, l’Immacolata, l’Avvocata, l’Ausiliatrice, l’Egiziaca. Il rigido protestantesimo del dottore vacilla di fronte a quella esplosione di politeismo matriarcale, dove la figura di Maria si polverizza in mille nomi e mille volti.

 

E dove rarissimamente si pronuncia il nome del Padre, mentre quello del Figlio è praticamente assente. A mandare definitivamente in frantumi l’algido luteranesimo dello svedese è un vecchio cappuccino che gli svela gli arcani della teologia partenopea. «Cristo – bercia risentito – deve la sua reputazione unicamente al fatto di aver avuto la Madonna per madre». In realtà, incalza il frate, Cristo non ha mai salvato nessuno dal colera.

devozione della vergine mariaDEVOZIONE DELLA VERGINE MARIA 

 

Mentre la sua santa Mamma ha consumato i suoi occhi piangendo per Lui. E l’ingrato come l’ha ricompensata? «Le ha detto “Che v’è tra me e te, o donna?”. Perciò è finito in croce!». L’esterrefatto Axel è colpito e affondato da quel getto di paganesimo sputato in superficie dalle sorgenti remote ma ribollenti dell’immaginario mediterraneo. E che spiega in parte la centralità della Madre di Dio nella devozione popolare italiana. […]

 

Molti siti mariani sono nati, infatti, sui resti di antichi templi dedicati alle dee della terra, del cielo e delle acque. È il caso del santuario della Madonna dell’Arco, che si trova a Sant’Anastasia, ai piedi del Vesuvio. […]

 

santuario della madonna dell’arcoSANTUARIO DELLA MADONNA DELL’ARCO

Questa Madonna, veneratissima per i suoi miracoli, lo è prima ancora per i terribili castighi inflitti ai peccatori. All’origine del suo culto ci sono non a caso due miracoli alla rovescia. Del primo, alla fine del Quattrocento fa le spese un giocatore di pallamaglio che, furibondo per aver perso una partita, colpisce l’immagine della Vergine. L’icona comincia prodigiosamente a sanguinare. La punizione non si fa attendere. Mosso da una forza incontrollabile l’uomo comincia a dimenarsi come un forsennato senza riuscire a fermarsi. Viene impiccato sul posto con l’accusa di blasfemia.

 

corteo per la madonna dell'arco fujenti a napoli con il cardinale crescenzio sepeCORTEO PER LA MADONNA DELL'ARCO FUJENTI A NAPOLI CON IL CARDINALE CRESCENZIO SEPE

Dopo qualche anno, la Vergine concede un bis ancor più tremendo. Facendo cadere i piedi ad una bestemmiatrice. […] Da allora i centocinquantamila devoti che il giorno di Pasquetta vanno in pellegrinaggio al santuario, corrono a piedi nudi. Qualcuno con le sneakers immacolate. Li chiamano fujenti, cioè quelli che scappano, in ricordo della corsa scellerata del giocatore e dei piedi mozzati della donna. Nel Seicento esce addirittura un libro agiografico intitolato Vanitose vendette della Santissima Vergine dell’Arco.

 

santuario della madonna dell’arcoSANTUARIO DELLA MADONNA DELL’ARCO 

Che oggi fa rabbrividire. Perché attribuisce un desiderio di vendetta, nonché una sorta di vanità, alla Madre di Dio, che per i cristiani è l’incarnazione stessa della pietà, del perdono e dell’umiltà. Ma in realtà i castighi soprannaturali, nel secolo del barocco e dell’assolutismo, sono considerati altrettante dimostrazioni di potenza.

 

Che rassicurano i devoti. Perché chi è in grado di comandare il male a maggior ragione può comandare il bene. Proprio come nell’antichità. Dove solo il dio che diffonde la malattia può sconfiggerla. Come fa Apollo con la peste nell’Iliade. Allo stesso modo, nella religione popolare, il santo è considerato un potente guaritore proprio in quanto potente punitore.

 

edicola votiva a napoli 2EDICOLA VOTIVA A NAPOLI 2

[…] Peraltro, il numero infinito di portenti attribuiti alla Vergine dell’Arco è testimoniato dall’imponente raccolta di ex voto che riempie interamente la chiesa e il museo attiguo. La bellezza di centocinquantamila pezzi, uguale a centocinquantamila grazie ricevute. Una delle più grandi collezioni della cristianità, che racconta una storia di devozioni ed emozioni, sentimenti e risentimenti.

 

Come quello suscitato qualche anno fa da un episodio di Gomorra in cui i camorristi nascondono un carico di droga in una edicola votiva della Madonna dell’Arco. I devoti sono insorti per la luce sinistra che la serie tv avrebbe gettato su un culto così sentito. In realtà a questa grande consolatrice degli ultimi si affidano da sempre sia il popolo di Gomorra, sia quello della legalità. Perché la Madre celeste non fa eccezioni tra i suoi figli.

 


Ed è proprio la trasversalità di un culto che non ha barriere di ceto né di censo a spiegare la protesta. Ma al tempo stesso anche la scelta della produzione. Perché il sacro è come un bene comune, in condivisione tra buoni e cattivi, tra vittime e carnefici. 

venerdì 23 agosto 2024

NATALE

 NATALE E' UNA FAVOLA

- Il Cristianesimo si è impossessato di miti pagani. In questo periodo in Egitto e nell'Antica Roma si celebrava con riti simili a un Carnevale il Sole che, dopo il solstizio d'inverno, riprendeva la sua ascesa nel cielo. Simbolo di rinascita.
- Grazie all'inclinazione di 23 gradi della Terra, il Sole da dicembre in poi colpisce coi suoi raggi il pianeta con un'angolazione sempre maggiore finché all'inizio di luglio è quasi di 90 gradi. Curiosamente a luglio abbiamo l'afelio, la maggiore distanza del Sole dalla Terra, ma fa caldo perché i raggi arrivano in modo più diretto.
- Il Sole che a dicembre tornava a spandere luce era considerato un dio, il dio Mithra, che usciva vincitore delle tenebre. E nel 274 l'imperatore Aureliano fissò al 25 dicembre il giorno in cui si celebravano i riti dedicati al Sole che rinasceva.
- Siccome Gesù era venerato come il dio della luce e della giustizia, la festa del dio Sole cominciò a trasformarsi in una celebrazione cristiana. Nel 354, quando ormai il Cristianesimo faceva parte dell'Impero, il papa Liberio fu il primo a istituire il 25 dicembre come festa cristiana.
- Ma Gesù non nacque il 25 dicembre. E tutte le storie che si sono codificate nella tradizione rispetto alla sua nascita sono pure invenzioni. Giuseppe e Maria che non trovano un albergo è una favola, anche il bue e l'asinello sono inventati.
- Nessuno sa quando Gesù sia veramente nato. Di certo non è nato nell'anno zero, l'anno dal quale parte il nostro calendario. E nemmeno aveva 33 anni quando è morto. Basandosi su alcuni dati storici certi, come Erode, la strage degli innocenti, e così via, alcuni studiosi ritengono che potrebbe essere nato fra il 7 e il 2 a.C.
- Fu un monaco matematico, Dionigi, che nel VI secolo, credette di identificare l'anno di nascita di Gesù e da lì fece partire il calendario che oggi segna il 2016. Ma Dionigi commise vari errori.
- Secondo l'evangelista Luca, Gesù cominciò la sua predicazione quando aveva circa 30 anni, sulla sua vita fino ad allora, ammesso che i Vangeli raccontino fatti storici, non sappiamo nulla di lui.

martedì 13 agosto 2024

GENITORI

 Non sono cambiati i ragazzi, ma i genitori. I giovani di oggi non sono diversi da quelli di prima, sono i genitori ad essere diversi dalle precedenti generazioni. Molti di questi inculcano idee sbagliate ai loro figli. Immaginate un ragazzo che ha un problema a scuola, e i genitori gli dicono che il problema non è lui, ma gli insegnanti.

Ora, quando diventerà adulto ed uscirà da casa sua, cosa succederà? Si troverà un mondo nuovo, dove tra mille difficoltà e tra mille insidie non potrà uscirne fuori. Penserà ai genitori che gli davano sempre ragione, genitori che hanno mentito, per amore, ma hanno mentito. NON SEI SEMPRE IL MIGLIORE!
Nelle squadre sportive troviamo spesso questo problema, in molti ragazzi. L'aspetto più diffuso oggi è l'insicurezza in sé stessi proprio per questo atteggiamento dei genitori. Il non avere anticorpi alla frustrazione, perché io non ho sbagliato, io non ho commesso errori e dare la colpa agli altri è diventato ricorrente. Tutto questo nel giovane crea insicurezza e paura di sbagliare. Che personalità avranno in futuro?
Julio Velasco

sabato 10 agosto 2024

MIRACOLI

 Marino Niola per "la Repubblica"

 

i miracoli di gesu' 7I MIRACOLI DI GESU' 7

A dispetto della secolarizzazione, la domanda miracolistica non conosce flessioni, almeno a giudicare dal numero di fedeli che visitano i santuari più gettonati. Come la basilica padovana di Sant’Antonio, il francescano venuto da Lisbona. Che accoglie da secoli le istanze di un’umanità in cerca di segni celesti. E se a Sant’Antonio, anno dopo anno monta una inarrestabile marea di pellegrini, Cascia è letteralmente presa d’assalto dai devoti di Santa Rita, l’avvocata delle cause impossibili. Una definizione che la dice lunga su una potenza miracolosa che si misura in giga. […]

 

E accanto a questi antichi laboratori di meccaniche celesti, dove il sacro si manifesta in tutto il suo perturbante arcaismo, oggi si affermano nuovi hub della grazia, come San Giovanni Rotondo dove il carisma di Padre Pio richiama ogni anno otto milioni di pellegrini, facendone il secondo luogo di culto del mondo cattolico dopo quello della Vergine di Guadalupe. Una fabbrica della devozione con un indotto da 3000 posti di lavoro, per un business da 100 milioni di euro annui.

fede e miracoliFEDE E MIRACOLI

 

Se poi si aggiunge che un cittadino globale su cinque viaggia per ragioni di fede, si capisce come la domanda religiosa muova flussi economici imponenti.

 

Ma questi flussi sono attratti dalle sorgenti primigenie del sacro, quei poli magnetici della potenza dove il divino parla forte e chiaro. Ecco perché mentre le chiese si svuotano, i santuari delle Vergini miracolose e dei santi taumaturghi traboccano di una umanità in cerca di vibrazioni sacre.

padre pioPADRE PIO

 

In realtà i miracoli sono sempre figli delle crisi, economiche e sociali, individuali e collettive. Che, oggi come ieri, producono insicurezza, precarietà, fragilità. È nei momenti in cui tutto sembra perduto che gli uomini decidono a che santo votarsi.

 

Ecco perché le grazie ricevute sono sempre state la prova del nove della credenza. Senza manifestazioni visibili, senza mettere in scacco la natura e le sue leggi, senza far leva sulle emozioni e sul pathos, la religione non tocca i cuori dei fedeli e si riduce ai lambiccati incunaboli del dogma. Astrazioni impervie e incorporee da mandarini curiali.

 

FEDELI NELL BASILICA DI SANT ANTONIO A PADOVAFEDELI NELL BASILICA DI SANT ANTONIO A PADOVA

I miracoli invece sono i colpi di teatro del sacro. E, proprio in quanto riflettono i bisogni e le speranze delle persone, sono in parte gli stessi e in parte diversi.

 

Da una parte gli evergreen, come la salute, la sicurezza, la maternità. Dall’altra affiora invece una domanda miracolistica che prende le forme del nostro tempo. Forme qualche volta sconcertanti.

i miracoli di gesu' 6I MIRACOLI DI GESU' 6

 

Come i dimagrimenti miracolosi, più veloci di una liposuzione, di cui sono specialisti i predicatori presbiteriani che negli Usa hanno trasformato l’esorcismo anti-grasso in un affare milionario. Help Lord, the Devil Wants me Fat (Signore aiutami, il diavolo mi vuole grasso) è il titolo di un libro di culto della nuova liturgia dietetica. O le invocazioni per far vincere la squadra del cuore. Come risulta da un sondaggio recente, secondo il quale il ventisette per cento degli americani crede che Dio influenzi i risultati delle partite di football. Insomma, ognuno ha il miracolo che si merita.

venerdì 9 agosto 2024

CAPITALISMO E SOCIALISMO

 "Un tizio ha guardato un aereo l'altro giorno e ha detto "Mi chiedo quante persone avrei potuto sfamare al prezzo di quell'aereo...

Ho risposto: non ne sono sicuro. Ha sfamato molte famiglie presso la fabbrica Dassault dove è stata costruito. Sono sicuro che ha sfamato un gruppo di famiglie che hanno arrotolato l'alluminio allo stabilimento Alcoa. Sicuramente ha sfamato un sacco di persone nella fabbrica Honeywell dove gli esperti hanno costruito le turbine. Ha sfamato un'intera azienda per qualche settimana, quando mi hanno fatto costruire un nuovo interno. Dà da mangiare alle famiglie degli uomini di linea che lo alimentano.
Questa è la differenza tra capitalismo e mentalità del benessere. Quando compri qualcosa, metti i soldi nelle tasche delle persone, e dai loro dignità per le loro capacità.
Quando dai qualcosa a qualcuno per niente, gli rubi la dignità e l'autostima.
Il capitalismo è dare liberamente soldi in cambio di qualcosa di valore.
Il socialismo è prendere i tuoi soldi contro la tua volontà e ficcarti in gola qualcosa che non hai mai chiesto. "

mercoledì 7 agosto 2024

POLITICALLY CORRECT

 Il politically correct si basa sulla rivendicazione del rango di vittima: la debolezza non è pensata come qualcosa che deve essere mutata in forza, perché ciò che importa, ciò che fa la forza, è proprio la sua ostentazione. Come scrive un critico, l'essenza della cultura "politicamente corretta" è il lamentarsi, il piagnisteo; il suo motto è "non calpestarmi, sono fragile" (Hughes 1993). Si tratta di una strategia paradossale, perché chi si lamenta pretende di vincere affermando la propria "differenza", che consiste nella sofferenza. Questa non può trasformarsi in gioia, perché in tal modo verrebbe meno la "differenza" rispetto al nemico.

Mario Perniola, (1941 – 2018), filosofo, saggista e scrittore italiano

giovedì 1 agosto 2024

UMANITA'

 Viviamo nell’epoca della religione dell’Umanità. Un ente di ragione, “l’Umanità”, è stato eletto a Divinità capace di dar senso alla vita di ciascuno di noi. Naturalmente non esiste alcuna Umanità, si tratta appunto di un’astrazione generata da un’allucinazione ideologica. Esistono solo singoli uomini e ciascuno di essi crede e vuole essere una “persona” ossia un soggetto, la cui individualità è unica e irripetibile, ossia qualcosa che non può essere ridotto nemmeno al concetto biologico di specie. Si dà per scontato che ogni singolo uomo appartenga alla specie “uomo”, ma ciascun uomo ritiene - e secondo la tradizione filosofica Giudaico-Cristiana, a ragione -, di essere una specie a se stante, un caso a parte.

Che si viva sotto l’occhio ideologico della religione dell’umanità, lo prova l’organizzazione imperialistica dell’Unesco, quando redige il catalogo dei siti “Patrimonio dell’Umanità”, quasi che l’Umanità, meraviglioso Architetto dell’Universo, avesse operato nel corso dei millenni per erigere una serie di straordinarie opere di sapienza architettonica per celebrare la gloria di se stessa.
Si tratta ovviamente di una miserabile truffa ideologica sia per quanto riguarda il contenuto concettuale di cui vuole farsi promotrice, sia per lo scopo finale per cui è stata costruita questa miseranda farsa ideologica. Non esiste alcuna storia del genere umano che, magari per strade diverse, ha comportato uno forzo collettivo, unitario e intrinseco alla specie, atto a estrinsecare le potenzialità espressive tese a rendere manifeste le potenzialità - si suppone divine - della specie. Solo eventi che sono espressione di un certo modo di adattarsi all’ambiente naturale ed esprimere in quella determinata forma il modo di dare senso all’ordine sociale e, al tempo, del rapporto in cui quel mondo ha pensato il rapporto fra il finito e l’infinito.
Per quanto concerne il fine per cui si è costruita questa miserabile truffa, la ragione è semplice: l’umanità, dopo un lungo processo di fraintendimenti e follie, è finalmente rappacificata con se stessa nella sua interezza e può vedere, nelle opere costruite nel corso del tempo,il faticoso processo che ha visto questa entità divina scoprire se stessa come ente universale, la cui essenza è quella di trovare, in un contesto finalmente libero da superstizioni e pensieri sbagliati, la comune volontà di dare forma al mondo secondo quanto ragione e scienza impongono per la loro superiore capacità di essere il bene e il vero.
In pratica è l’ideologia dell’imperialismo americano. E’ l’imperialismo americano che immagina,in primo luogo, un mondo completamente unificato secondo i parametri della sua visione del mondo, ossia un mondo vive all’americana, che sogna all’americana, che gode (sai che godimento) all’americana, che pensa all’americana, che interpreta il segreto dell’esserci all’americana.
Si tratta dunque di un mondo unificato in una società di mercato globale, che vive di merci e pensa tutto in termini mercificati - cioè quantitativi, che si raffigura la narrazione letteraria per fumetti e immagini - in particolare film (perché solo gli americani hanno fatto film visibili? Perché si è sempre trattato sempre e solo di immagini spesso di intensa potenza spettacolare. Gli Europei hanno tentato di fare film ma sono sempre risultati brutti e noiosi, tipo la Corazzata Potijomkim o il Posto delle fragole o la Dolce vita, perché hanno pensato il film come sostituito del romanzo e dunque lo hanno caricato di significati esistenziali, letterari, filosofici, generando così un aborto. L’immagine non regge il concetto e dunque, per un verso è più potente, perché ha un potere intrinseco di suggestione inconscia e, per altro, ha un potere instupidente, proprio perché non chiede, anzi rifiuta, di essere pensata). E’ un mondo unificato dal potere della tecnica e dall’idea di un progresso materiale illimitato, quello che in piccolo fa sognare all’impiegato l’aumento di stipendio e in grande al manager il raddoppio della produttività e delle vendite. Naturalmente la religione dell’umanità si deve reggere su valori e desideri universali, ma questi, per potere essere universali, non possono essere che quelli, per la legge del minimo comune denominatore, più elementari e immediati: un posto di lavoro (uno stipendio), una vita salubre, una serie piacerini alla portata di tutti (pizza, pompino, serata al cinema, birra tifo e stadio, barbecue, vacanze al sole, un’auto, sentirsi buoni e adottare un bambino a distanza, possibilmente essere esentati dal morire).
La religione dell’umanità non è una novità. E’ stata istituita, e questo è davvero stupefacente, esattamente identica nei contenuti, nelle forme e nelle attrezzature nel mondo antico. Assolutamente identica a quella americana quando l’imperialismo romano unificò il Mediterraneo e il nord Europa e concepì la cosa come l’unificazione definitiva del mondo. Ma di questo un’altra volta.

IL PANE

  Maurizio Di Fazio per il  “Fatto quotidiano”   STORIA DEL PANE. UN VIAGGIO DALL’ODISSEA ALLE GUERRE DEL XXI SECOLO Da Omero che ci eternò ...