SI PUÒ ANDARE A VELOCITÀ SUPERIORE A QUELLA DELLA LUCE?
Questo non è un vero blog, è una raccolta casuale di scritti, alcuni anche miei, che ritengo valga la pena di leggere. Andromeda fa riferimento a due categorie fondamentali, il mito e la cosmologia. Nella mitologia, Andromeda era una giovane sacrificata dal padre Cefeo e dalla madre Cassiopea per placare un mostro marino. La Galassia che porta il suo nome è destinata a fondersi in una spaventosa collisione con le Galassie vicine, fra cui la nostra Via Lattea.
giovedì 11 gennaio 2024
VELOCITA' DELLA LUCE
IL DIO DI SPINOZA
Baruch de Spinoza fu un filosofo olandese considerato uno dei grandi razionalisti della filosofia del XVII secolo, insieme a Cartesio.
mercoledì 10 gennaio 2024
ARTE E ISLAM
Camillo Langone
Ero alla mostra di Gino Covili, nel Labirinto di Franco Maria Ricci (andateci, è aperta fino al 5 marzo), e vedendo tanti maiali, tanti prosciutti appesi, tanti bicchieri di vino, tante donne che bevono e ballano e si divertono, insomma tutto il repertorio delle feste paesane dell'Appennino emiliano, mi è sorta una domanda molesta: fino a quando quest'arte dionisiaca sarà visibile senza problemi? Fino a quando la crescente presenza islamica nelle nostre città e nella nostra economia non condizionerà pittori e organizzatori?
domenica 7 gennaio 2024
SUPERSTIZIONI
Antonello Caporale per “il Fatto Quotidiano”
“Guagliò, la jella è cosmica” (Giovanni Leo ne, presidente della Repubblica) Professor Marino Niola, lei è l’autore di un enciclopedico dizionario della superstizione. Ha notato che la premier Giorgia Meloni continua ad affrontare la realtà procedendo con l’ampia esibizione di gesti apotropaici. “L’enorme dibattito intorno al complotto, se vero o falso, andrebbe ricondotto alla sua primordiale causa: la premier lo evoca per allontanare la jella. Crea uno scudo preventivo, un modo appunto per combattere cose che non riesce a prevedere”.
GIORGIA MELONI ANDREA DELMASTRO
L’opposizione chiede di indicare chi è a complottare.
“Errore da matita blu. La politica, insieme allo spettacolo, è un’arte in cui la furbizia, la dissimulazione, il tranello, la scaltrezza sono i caratteri fondanti dell’attività. Perciò Meloni dice che non è ricattabile nonostante non esista chi la ricatti. È una preordinata considerazione, una avveduta operazione di superstizione. Non è che voglia fare paragoni che non sarebbero congrui ma Benito Mussolini fu il primo”.
Il primo a fare le corna?
“Doppie corna in orizzontale contro il corpo di uno jettatore inglese, Anthony Eden, che, salutandolo, scivolò nel mentre il duce scacciava con le corna il maleficio”.
[…]
Così però riduciamo al corno rosso una grande questione politica. L’opposizione avanza richieste ultimative alla presidente del Consiglio: chi complotta contro di lei, quali organi dello Stato, o peggio di Stati stranieri, o autorità indipendenti, eccetera. Una cosa molto alta e noi la riduciamo a brodaglia.
“Considererei un errore tecnico e anche politico non valorizzare il tema della jella. E senza voler mancare di rispetto alla premier sono assolutamente certo che porti con sé un amuleto”.
L’amuleto?
“Per realizzare il massimo effetto difensivo l’amuleto che si indossa, e ogni porzione del proprio corpo ha titolo per esserne custode, non dev’essere rivelato”.
Nemmeno ai parenti stretti?
“A nessuno. Ricordo l’ammonimento del grande Eduardo: ‘Credere alla superstizione è una sciocchezza, ma non crederci porta sfiga’”.
La storia politica è fatta di portatori di jella, di veri e propri jettatori.
“L’accusa di Francesco Cossiga a Romano Prodi, quando quest’ultimo era presidente della Commissione Europea, di portare jella e la considerazione che il capo dello Stato tributava alla sfortuna: “In Italia è più dannoso dare dello jettatore o menagramo che ladro o pedofilo”.
Berlusconi non andava mai ai funerali.
“Ecco! Non si scherza con la superstizione”.
MARINO NIOLA ELISABETTA MORO - IL LIBRO DELLE SUPERSTIZIONI
Il presidente Giovanni Leone toccava sempre ferro pronunciando questa frase: “Se un indiano domattina s’alza col lapis a quadrigliè (a quadretti, ndr), la sua maledizione può arrivare fino al Quirinale”.
“Intuiva e faceva scudo contro l’effetto maligno del malocchio”.
Perdoni, c’è una considerazione appena più di dettaglio, non centrale, però si dice che, a proposito di malocchio, il sottosegretario alla Giustizia Delmastro viva attualmente una condizione di particolare contrizione, dopo gli spari del pistolero Pozzolo a Capodanno.
“Temo che questa cattiva fama sia un po’ figlia del suo lunghissimo e mesto doppio cognome: Delmastro Delle Vedove. Fossi in lui correrei a farmi togliere il malocchio”.
Professore!
GIORGIA MELONI CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO 2
“Ripeto, è una questione ampiamente dibattuta. Ricordo che nei confronti di Matteo Renzi sui social per molti giorni fu trend tropic il #portasfiga”.
sabato 6 gennaio 2024
CALENDARIO
All'inizio nell'Antica Roma l'anno non cominciava con Gennaio.
AL DI LA' DEL BENE E DEL MALE
Vito Mancuso
«Il desiderio di collocare se stessi al di là del bene e del male avvince la mente contemporanea perché costituisce la massima realizzazione della potenza dell’ego nel suo sogno di non dover rendere conto a nessuno, non solo ovviamente agli insegnamenti delle religioni, ma neppure agli ideali etici da sempre venerati dall’umanità e posti alla base della coscienza morale universale. L’anima contemporanea vuole un’esistenza “al di là del bene e del male” per esprimervi tutta la sua volontà di potenza e godere di sé e di nient’altro che sé. Non comprende però che questo mito dentro cui ritiene di muoversi da padrona è in realtà un miraggio che l’imprigiona, un sogno seducente ma falso.
lunedì 1 gennaio 2024
CIBO E INTESTINO
Gemma Gaetani per “La Verità”
[...] chi parla male pensa male, potremmo dire che chi mangia e digerisce male vive male. [...] Oggi mangiamo in fretta tra una «call» e altre mille cose da fare cibi sempre meno artigianali, e i nostri stomaci e intestini patiscono due volte: lo stress esistenziale e quello alimentare.
[...] è davvero necessario fermarsi a comprendere come vivere proteggendo, e non affliggendo, magari inconsapevolmente, il nostro apparato digerente.
Il bel libro [...] del professore Silvio Danese, già autore del bestseller La pancia lo sa (Sonzogno), e soprattutto direttore della divisione di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, ordinario di Gastroenterologia all'Università Vita-Salute San Raffaele e presidente della European Crohn's and Colitis Organisation (Ecco), prende in mano il diffuso desiderio delle persone di conoscere come funzionano i propri stomaci e intestini. E lo accontenta.
In pace con la pancia, Danese esamina e spiega «la vita che abita nella pancia» [...]
Danese risponde a oltre 100 domande tipiche dei pazienti e attraverso queste risposte spiega loro, ma anche al lettore, come funzionano gli organi in questione e come decodificare i loro messaggi. Eccone alcune.
SEGNALI D'ALLARME
Perché il mal di pancia dopo mangiato? «Un banale mal di pancia che si risolve da solo può capitare a tutti. Può essere colpa di un prodotto poco fresco, una salsa scaduta, una cottura sbagliata. Pensate che un essere umano, in media, ingerisce nel corso di una vita circa 30 tonnellate di cibo e 50.000 litri di liquidi».
Insomma, «l'intestino fa un gran lavoro, costantemente, quindi può capitare, ogni tanto, che qualcosa vada storto. Ma se il dolore si presenta in modo cronico, è il caso di rivolgersi a un medico, che vi prescriverà delle analisi del sangue, un esame delle feci o un'ecografia». E la sonnolenza post prandiale? «Abbiamo sperimentato tutti il cosiddetto "abbiocco" dopo pranzo, specialmente quando ci rimettiamo al lavoro non appena concluso il pasto.
La sonnolenza può verificarsi perché il sangue, quando digeriamo, viene richiamato verso l'apparato digerente, e questo induce torpore, difficoltà di concentrazione, mal di testa.
È un fenomeno comune, è vero, ma se è frequente consiglio di intervenire sullo stile di vita, perché spesso è sintomo di una cattiva digestione, che può essere dovuta a stress, all'abitudine di mangiare di fretta oppure, semplicemente, a una dieta non equilibrata, per esempio carica di grassi e zuccheri raffinati.
Fattori che sovraccaricano lo stomaco, che tarda a svuotarsi con conseguente senso di pesantezza e tensione. E le notizie spiacevoli non sono finite: chi ha questo problema, in genere, ha anche l'alito pesante». Masticare lentamente, cosa che non tutti riescono a fare mangiando un panino on the go, è importante. Bisognerebbe masticare il boccone 35-40 volte.
Alleggeriremmo la digestione, perché il cibo ben masticato arriva già «pretrattato» nello stomaco. E mangeremmo anche meno, perché daremmo il tempo al cervello di registrare correttamente la quantità di cibo ingerito e segnalarci il raggiungimento del livello di sazietà, attività per le quali occorrono circa 20 minuti dall'inizio del pasto.
ALLEGRIA E MALCONTENTO
Il mal di pancia può dipendere dallo stress? «Certo che sì: il tratto gastrointestinale reagisce alle nostre emozioni. D'altronde, la pancia è una sorta di secondo cervello che interagisce con il primo, cioè con il sistema nervoso centrale, interpretandone gli stimoli. Fate caso a cosa succede di notte. Se il dolore scompare è un segnale decisivo, perché significa che l'abbassamento della tensione che si verifica durante il sonno riduce la sofferenza addominale».
CIBI CHE STIMOLANO ALLEGRIA E CIBI DEPRESSIVI
E viceversa pancia e intestino possono influenzare l'umore? «Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature dimostra che il nostro microbiota è in grado di rilasciare una sostanza, chiamata triptofano, che ha un ruolo essenziale nella protezione delle cellule del sistema nervoso centrale. Sarebbe persino in grado di proteggerle dalla neurodegenerazione, quindi dallo sviluppo di malattie come il Parkinson e l'Alzheimer. Senza contare che alcuni ormoni, come la serotonina, la cosiddetta molecola della felicità, sarebbero prodotti per la maggior parte proprio nell'apparato digerente. È un po' come se la pancia, quando sta bene, fosse un dispenser di allegria, mentre quando sta male lo è di ansia e stress».
MORIRE
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