Se oggi conosciamo e ammiriamo Vincent van Gogh, lo dobbiamo a questa gentile signora, sua cognata.
ANDROMEDA
Questo non è un vero blog, è una raccolta casuale di scritti, alcuni anche miei, che ritengo valga la pena di leggere. Andromeda fa riferimento a due categorie fondamentali, il mito e la cosmologia. Nella mitologia, Andromeda era una giovane sacrificata dal padre Cefeo e dalla madre Cassiopea per placare un mostro marino. La Galassia che porta il suo nome è destinata a fondersi in una spaventosa collisione con le Galassie vicine, fra cui la nostra Via Lattea.
sabato 21 settembre 2024
VAN GOGH
martedì 17 settembre 2024
LA DONNA NEL CRISTIANESIMO
"La donna è male sopra ogni altro male, serpe e veleno contro il quale nessuna medicina va bene. Le donne servono soprattutto a soddisfare la libidine degli uomini."
giovedì 29 agosto 2024
LA MADONNA
Marino Niola per "La Repubblica"
[…] In una pagina de La storia di San Michele , […] il celebre scrittore e psichiatra svedese Axel Munthe. […] assiste basito a una baruffa tra gli uomini di chiesa su quale sia la più potente tra le Madonne. La Vergine del Carmine, dell’Aiuto, del Soccorso, delle Grazie, della Buona Morte, del Colera, dello Spasimo, del Rosario, del Buon Consiglio, del Latte, della Neve, degli Angeli, dell’Altomare, l’Addolorata, l’Assunta, l’Immacolata, l’Avvocata, l’Ausiliatrice, l’Egiziaca. Il rigido protestantesimo del dottore vacilla di fronte a quella esplosione di politeismo matriarcale, dove la figura di Maria si polverizza in mille nomi e mille volti.
E dove rarissimamente si pronuncia il nome del Padre, mentre quello del Figlio è praticamente assente. A mandare definitivamente in frantumi l’algido luteranesimo dello svedese è un vecchio cappuccino che gli svela gli arcani della teologia partenopea. «Cristo – bercia risentito – deve la sua reputazione unicamente al fatto di aver avuto la Madonna per madre». In realtà, incalza il frate, Cristo non ha mai salvato nessuno dal colera.
Mentre la sua santa Mamma ha consumato i suoi occhi piangendo per Lui. E l’ingrato come l’ha ricompensata? «Le ha detto “Che v’è tra me e te, o donna?”. Perciò è finito in croce!». L’esterrefatto Axel è colpito e affondato da quel getto di paganesimo sputato in superficie dalle sorgenti remote ma ribollenti dell’immaginario mediterraneo. E che spiega in parte la centralità della Madre di Dio nella devozione popolare italiana. […]
Molti siti mariani sono nati, infatti, sui resti di antichi templi dedicati alle dee della terra, del cielo e delle acque. È il caso del santuario della Madonna dell’Arco, che si trova a Sant’Anastasia, ai piedi del Vesuvio. […]
SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’ARCO
Questa Madonna, veneratissima per i suoi miracoli, lo è prima ancora per i terribili castighi inflitti ai peccatori. All’origine del suo culto ci sono non a caso due miracoli alla rovescia. Del primo, alla fine del Quattrocento fa le spese un giocatore di pallamaglio che, furibondo per aver perso una partita, colpisce l’immagine della Vergine. L’icona comincia prodigiosamente a sanguinare. La punizione non si fa attendere. Mosso da una forza incontrollabile l’uomo comincia a dimenarsi come un forsennato senza riuscire a fermarsi. Viene impiccato sul posto con l’accusa di blasfemia.
CORTEO PER LA MADONNA DELL'ARCO FUJENTI A NAPOLI CON IL CARDINALE CRESCENZIO SEPE
Dopo qualche anno, la Vergine concede un bis ancor più tremendo. Facendo cadere i piedi ad una bestemmiatrice. […] Da allora i centocinquantamila devoti che il giorno di Pasquetta vanno in pellegrinaggio al santuario, corrono a piedi nudi. Qualcuno con le sneakers immacolate. Li chiamano fujenti, cioè quelli che scappano, in ricordo della corsa scellerata del giocatore e dei piedi mozzati della donna. Nel Seicento esce addirittura un libro agiografico intitolato Vanitose vendette della Santissima Vergine dell’Arco.
SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’ARCO
Che oggi fa rabbrividire. Perché attribuisce un desiderio di vendetta, nonché una sorta di vanità, alla Madre di Dio, che per i cristiani è l’incarnazione stessa della pietà, del perdono e dell’umiltà. Ma in realtà i castighi soprannaturali, nel secolo del barocco e dell’assolutismo, sono considerati altrettante dimostrazioni di potenza.
Che rassicurano i devoti. Perché chi è in grado di comandare il male a maggior ragione può comandare il bene. Proprio come nell’antichità. Dove solo il dio che diffonde la malattia può sconfiggerla. Come fa Apollo con la peste nell’Iliade. Allo stesso modo, nella religione popolare, il santo è considerato un potente guaritore proprio in quanto potente punitore.
[…] Peraltro, il numero infinito di portenti attribuiti alla Vergine dell’Arco è testimoniato dall’imponente raccolta di ex voto che riempie interamente la chiesa e il museo attiguo. La bellezza di centocinquantamila pezzi, uguale a centocinquantamila grazie ricevute. Una delle più grandi collezioni della cristianità, che racconta una storia di devozioni ed emozioni, sentimenti e risentimenti.
Come quello suscitato qualche anno fa da un episodio di Gomorra in cui i camorristi nascondono un carico di droga in una edicola votiva della Madonna dell’Arco. I devoti sono insorti per la luce sinistra che la serie tv avrebbe gettato su un culto così sentito. In realtà a questa grande consolatrice degli ultimi si affidano da sempre sia il popolo di Gomorra, sia quello della legalità. Perché la Madre celeste non fa eccezioni tra i suoi figli.
Ed è proprio la trasversalità di un culto che non ha barriere di ceto né di censo a spiegare la protesta. Ma al tempo stesso anche la scelta della produzione. Perché il sacro è come un bene comune, in condivisione tra buoni e cattivi, tra vittime e carnefici.
venerdì 23 agosto 2024
NATALE
NATALE E' UNA FAVOLA
martedì 13 agosto 2024
GENITORI
Non sono cambiati i ragazzi, ma i genitori. I giovani di oggi non sono diversi da quelli di prima, sono i genitori ad essere diversi dalle precedenti generazioni. Molti di questi inculcano idee sbagliate ai loro figli. Immaginate un ragazzo che ha un problema a scuola, e i genitori gli dicono che il problema non è lui, ma gli insegnanti.
sabato 10 agosto 2024
MIRACOLI
Marino Niola per "la Repubblica"
A dispetto della secolarizzazione, la domanda miracolistica non conosce flessioni, almeno a giudicare dal numero di fedeli che visitano i santuari più gettonati. Come la basilica padovana di Sant’Antonio, il francescano venuto da Lisbona. Che accoglie da secoli le istanze di un’umanità in cerca di segni celesti. E se a Sant’Antonio, anno dopo anno monta una inarrestabile marea di pellegrini, Cascia è letteralmente presa d’assalto dai devoti di Santa Rita, l’avvocata delle cause impossibili. Una definizione che la dice lunga su una potenza miracolosa che si misura in giga. […]
E accanto a questi antichi laboratori di meccaniche celesti, dove il sacro si manifesta in tutto il suo perturbante arcaismo, oggi si affermano nuovi hub della grazia, come San Giovanni Rotondo dove il carisma di Padre Pio richiama ogni anno otto milioni di pellegrini, facendone il secondo luogo di culto del mondo cattolico dopo quello della Vergine di Guadalupe. Una fabbrica della devozione con un indotto da 3000 posti di lavoro, per un business da 100 milioni di euro annui.
Se poi si aggiunge che un cittadino globale su cinque viaggia per ragioni di fede, si capisce come la domanda religiosa muova flussi economici imponenti.
Ma questi flussi sono attratti dalle sorgenti primigenie del sacro, quei poli magnetici della potenza dove il divino parla forte e chiaro. Ecco perché mentre le chiese si svuotano, i santuari delle Vergini miracolose e dei santi taumaturghi traboccano di una umanità in cerca di vibrazioni sacre.
In realtà i miracoli sono sempre figli delle crisi, economiche e sociali, individuali e collettive. Che, oggi come ieri, producono insicurezza, precarietà, fragilità. È nei momenti in cui tutto sembra perduto che gli uomini decidono a che santo votarsi.
Ecco perché le grazie ricevute sono sempre state la prova del nove della credenza. Senza manifestazioni visibili, senza mettere in scacco la natura e le sue leggi, senza far leva sulle emozioni e sul pathos, la religione non tocca i cuori dei fedeli e si riduce ai lambiccati incunaboli del dogma. Astrazioni impervie e incorporee da mandarini curiali.
FEDELI NELL BASILICA DI SANT ANTONIO A PADOVA
I miracoli invece sono i colpi di teatro del sacro. E, proprio in quanto riflettono i bisogni e le speranze delle persone, sono in parte gli stessi e in parte diversi.
Da una parte gli evergreen, come la salute, la sicurezza, la maternità. Dall’altra affiora invece una domanda miracolistica che prende le forme del nostro tempo. Forme qualche volta sconcertanti.
Come i dimagrimenti miracolosi, più veloci di una liposuzione, di cui sono specialisti i predicatori presbiteriani che negli Usa hanno trasformato l’esorcismo anti-grasso in un affare milionario. Help Lord, the Devil Wants me Fat (Signore aiutami, il diavolo mi vuole grasso) è il titolo di un libro di culto della nuova liturgia dietetica. O le invocazioni per far vincere la squadra del cuore. Come risulta da un sondaggio recente, secondo il quale il ventisette per cento degli americani crede che Dio influenzi i risultati delle partite di football. Insomma, ognuno ha il miracolo che si merita.
venerdì 9 agosto 2024
CAPITALISMO E SOCIALISMO
"Un tizio ha guardato un aereo l'altro giorno e ha detto "Mi chiedo quante persone avrei potuto sfamare al prezzo di quell'aereo...
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